benvenuti nell’era di Gemini, dove tutto è possibile
Mi reputo una pirata anarchica del mare di internet, dove ogni tanto approdo su qualche isola, la scopro e mi affascina finchè non mi annoia o non mi soddisfa più e riparto per altri mari. ChatGPT è stata la mia alleata per un paio d’anni, che in ere digitali è un bel po’ di tempo, ma da qualche tempo mi sto focalizzando molto di più su Google, ed in particolare sui progressi che Gemini ha fatto negli ultimi mesi. Scrivo da un soleggiato martedì di novembre 2025, reduce da ore in aula a formare docenti sull’utilizzo consapevole della tecnologia. Perchè l’isola che mi sta tanto sconvolgendo sia Gemini (per la generazione di contenuti multimediali), lo spiego così: sorprendente, innovativo e aggiornato. Non parlo di Canvas, Veo, Nano Banana, e tutti gli altri tasti che trovate nella chat classica, ma dei Gem. Un paio di anni fa il team di Google Italia aveva presentato in anteprima, per gli addetti ai lavori, le funzionalità in ambito business e io ero rimasta sorpresa dalla fantasia anche solo di immaginare degli strumenti del genere, ma allo stesso tempo un po’ delusa dalla poca efficacia. Adesso sì che iniziamo a ragionare. Prima che googliate cosa sono, ve lo spiego io.
cosa sono i Gem di gemini?
I Gem di Gemini sono una di quelle idee che sembrano piccole, ma in realtà cambiano il modo in cui pensiamo l’AI. Non sono “app” e non sono nemmeno “skill” alla Alexa. Sono mini-modelli personalizzati che puoi creare dentro Gemini per fargli fare esattamente ciò che ti serve, senza dover programmare. Un Gem è, in pratica, una versione “addestrata da te” di Gemini: gli spieghi cosa deve fare, come, con quale stile, con quali limiti, e lui diventa quel ruolo. È uno spazio di regole e comportamenti che si sovrappone al modello di base e lo orienta. Un piccolo laboratorio identitario. Esistono da aprile 2024, quando Google li ha lanciati come risposta diretta ai GPT personalizzati di OpenAI. La differenza è che i Gem non vivono in un marketplace ma sono strumenti personali, più intimi. Li crei, li usi, li modifichi, li condividi se vuoi. Funzionano come un’estensione della tua testa: puoi avere il Gem che analizza documenti, quello che ti scrive post, quello che genera immagini, quello che fa fact-checking, quello che si occupa di un progetto specifico. Nessun codice, solo istruzioni.
Una precisazione: sono stati annunciati in anteprima a maggio 2024 al Google I/O e sono stati resi disponibili a fine agosto/inizio settembre 2024 per gli utenti con abbonamento Gemini Advanced, Business o Enterprise (quindi non per tutti, ma per i "pro"). Adesso invece ci sono perr tutti, io li uso tanto in ambito education con i docenti, ad esempio.
La loro potenzialità è enorme perché Gemini ragiona in modo multimodale nativo. Un Gem può quindi trattare testo, immagini, PDF, screenshot, fogli, audio. Può prendere una tua cartella di materiale e trasformarla in un assistente specializzato. Può diventare un analista che confronta normative, un tutor che prepara esercizi, un revisore che controlla incoerenze. La forza non è la potenza del modello, è l’adattamento al contesto: l’AI non “ti aiuta”: lavora con te, con il tuo metodo.
le differenze con altri “assistenti”
ChatGPT ha introdotto i GPT personalizzati, ed è stato un cambio di paradigma. Funzionano bene, sono più raffinati nella personalizzazione, e in alcuni casi più creativi. Il limite è che non puoi farli lavorare sulle tue fonti in modo così fluido come accade con Gemini integrato con Google Workspace. Gemini, da parte sua, è più forte nella navigazione tra documenti eterogenei, nella ricerca e nel fact-checking, mentre ChatGPT regge meglio la conversazione lunga, mantiene più coerenza narrativa ed è spesso più strutturato. Bing Copilot, Claude e gli altri restano più “assistenti generalisti”. I Gem, invece, sono un’estensione identitaria dell’utente: diventano proprio ciò che chiedi, con un’aderenza quasi artigianale ai tuoi processi. Una piccola bottega AI dove definisci il carattere di ogni strumento. In un percorso di alfabetizzazione digitale, questa è la parte che cambia tutto. Non più “uso l’AI per fare X”, ma “creo il mio strumento per fare esattamente X, Y e Z”. Una responsabilità in più, certo, ma anche un potere cognitivo nuovo: modellare l’AI sul proprio modo di ragionare. È il passaggio da fruitore a autore. E apre scenari che fino a due anni fa sembravano fantascienza.
dove dove dove?
Allora, li trovate andando nell’elenco nelle chat e cliccando su “esplora i gem” - cliccando vi apparirà la schermata di gestione dei gem, come quella qui vicino. Quelli predefiniti sono davvero spaziali, in particolare lo Storybook potete usarlo per creare delle favole per la buonanotte, ad esempio, prendendo ispirazione da un evento successo in giornata. Un buon modo per unire lo storytelling alla realtà familiare, educando con qualcosa di più carino di un disegno pixelato fatto su Paint. Trovate un esempio di una storia creata con Storybook a questo link (qui) - dovete avere un account Google per poterla visionare.
Se invece vi sentite particolarmente ispirati e volete crearne uno vostro.. beh, figata! È quel momento in cui smetti di usare la tecnologia “così com’è” e inizi con il tuo modo di pensare.
facciamo un esempio
Ho creato un Gem apposta per voi che state leggendo, mostrando come funziona sia la sua creazione, che poi l’utilizzo come utenti finali, non vi posso dare il link perchè per poterlo fare dovrei acconsentire al collegamento con il mio Google Workspace e vorrei evitare di farlo essendo un Workspace che uso principalmente per lavoro, con dati sensibili non solo miei ma anche dei miei clienti. D’altronde i Gem servono proprio per farvi vedere l’utilizzo di assistente per la vostra vita personale, principalmente, non per inventare o generare ulteriori allucinazioni. Si basa solo ed esclusivamente su quello che sa, dove quello che sa è spiegato nelle istruzioni e nella conoscenza, non attinge quindi a fonti extra sul web. Nel secondo screenshot potete vedere come, chiedendogli quali sono i competitor di fattoreumano.org non risponde perchè questa informazione non è indicata nelle istruzioni, nè nella conoscenza.
differenze tra i gem e notebooklm?
La differenza tra Google Gem e NotebookLM è la stessa che passa tra un coltellino svizzero sempre in tasca e un laboratorio privato dove puoi sezionare documenti, idee, fonti. Sono parenti, ma hanno funzioni diverse. Gem è un assistente personalizzato dentro Gemini. È una “personalità operativa” che crei tu, dandogli istruzioni su tono, stile, ruolo e confini. Lavora soprattutto nella conversazione. Puoi chiedergli di comportarsi come esperto di un tema, come revisore, come docente, e lui rispetta la tua identità. È orientato al dialogo, all’interazione, alla produzione rapida. Non vive su un archivio strutturato: attinge alle informazioni che gli passi di volta in volta. NotebookLM è un ambiente di studio. Carichi documenti, PDF, appunti, articoli, testi tuoi. Tutto resta lì dentro, organizzato come una piccola biblioteca. L’AI non inventa: lavora solo sulle fonti caricate. È uno strumento pensato per ricostruire contenuti, creare mappe concettuali, mettere ordine nel materiale, generare podcast che sintetizzano, fare analisi coerenti con le fonti. È lo spazio dove puoi fare ricerca personale o professionale senza rumore di fondo. Funziona come un assistente editoriale, non come un conversatore multitask.
Detto in modo asciutto: Gem è identità, comportamento, ruolo. NotebookLM è archivio, studio, filologia. Il primo parla con te in base al carattere che gli hai dato; il secondo studia davvero ciò che gli carichi e te lo restituisce con precisione. Insieme coprono due lati della stessa medaglia: chi sei quando comunichi, e cosa sai quando approfondisci.
storybook e favole della buonanotte (o per qualunque altra situazione).
Come anticipavo prima c’è la possibilità di creare dei libri, che si possono sia leggere che ascoltare, che raccontano storie che noi gli chiediamo di creare. Ad esempio, le maestre con cui ero in aula erano così prese bene che non volevano fare pausa.. ho colto l’occasione per trasmettere l’importanza di prendere una pausa, chiedendo a Gemini di generarmi uno storybook su questo argomento, con me come protagonista. Questo portale non nasce come guida passo passo per imparare a fare le cose, io sono da sempre dell’idea che si impara facendo (o smanettando), quindi ora che sapete che questa funzionalità c’è, se vi interessa, cercatela! E se proprio non la trovate.. qui trovate la guida direttamente di Google.
Quando potete usarle?
Succede qualcosa durante il giorno e per dare una chiave di lettura diversa ai vostri studenti, figli, nipoti, etc - potete trasformarla in fiaba. Già il fatto che si trovi su un dispositivo, catturerà l’attenzione. Ricordatevi però che la tecnologia è considerata una nuova droga soprattutto perchè una volta che la si conosce se ne vuole sempre di più e, nei piccoli, dove il pensiero critico non è sviluppato, ma soprattutto non è sviluppato del tutto il cervello, si rischia di fare danni. La via di mezzo è sempre la risposta giusta, dove “di mezzo” significa un buon bilanciamento secondo quello che voi avete in mente come educatori. Non sarò io a dirvi qual è la porzione giusta di tempo perchè dipende davvero da troppi fattori.

