La consapevolezza è il superpotere che tutti possediamo: Risveglialo e trasforma la tua vita.


esercizi di mindfulness

La mindfulness, spesso tradotta come "consapevolezza", è una pratica che coltiva la capacità di prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante. Si tratta di un atteggiamento mentale che ci permette di osservare i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre sensazioni senza esserne travolti o controllati da essi. Non ha a che fare con la performance, non vai bene se riesci a fare tot respiri e male se non ci riesci, per quanto mi riguarda è uno stile di vita, un approccio alle cose che va al di là del cuscino da meditazione, ed è esattamente l’opposto del controllo. La mindfulness ci consente di connetterci con la nostra esperienza interiore in modo più profondo e autentico: non si tratta di una tecnica per svuotare la mente o di una fuga dalla realtà.

Attraverso la pratica della mindfulness, impariamo ad accettare ciò che accade nel momento presente, sia esso piacevole o spiacevole. Sviluppiamo così una maggiore compassione per noi stessi e per gli altri, e una maggiore resilienza di fronte alle difficoltà della vita. La mindfulness ha radici antiche nelle tradizioni meditative orientali, ma negli ultimi decenni è stata riscoperta e adattata al contesto occidentale da Jon Kabat-Zinn, un medico statunitense. Oggi, la mindfulness viene utilizzata in vari ambiti, tra cui la psicologia, la medicina, l'educazione e il mondo del lavoro. Esistono numerosi modi per praticare la mindfulness.

Alcune tecniche comuni includono la meditazione, la respirazione consapevole, lo yoga e il mindful eating. La cosa più importante è trovare un modo di praticare la mindfulness che sia adatto a te e che ti risulti piacevole e sostenibile. Iniziare può sembrare semplice, tuttavia è una scelta. Di seguito ho scritto dei consigli su come iniziare, ma ricorda che non è un approccio deterministico: se fai questo, succede quello. Il segreto, neanche così tanto segreto, è stare con quello che c’è. Che sia una brutta giornata, un bellissimo respiro o una mosca poggiata sul ginocchio. Bastano pochi minuti al giorno per coltivare la consapevolezza e iniziare a sperimentare i benefici della mindfulness nella tua vita.

Come sottolinea il maestro Jon Kabat-Zinn nel suo prezioso libro "Dovunque tu vada, ci sei già", la consapevolezza rappresenta un ben più ampio panorama rispetto ai pur benefici esercizi di respirazione. Si tratta di un vero e proprio viaggio introspettivo, un'immersione profonda nella preziosa realtà del momento presente. Sebbene la respirazione consapevole sia un pilastro fondamentale di questa pratica, essa rappresenta solo un punto di partenza. Attraverso la consapevolezza, infatti, impariamo ad osservare i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre sensazioni senza giudizio, accettandoli con compassione e distacco. Diventa così possibile sciogliere le catene del passato e le ansie del futuro, approdando ad un'oasi di quiete e serenità nel qui e ora. Non si tratta di una fuga dalla realtà, bensì di un modo per abbracciarla con consapevolezza, cogliendo la bellezza e la ricchezza di ogni istante. In questo viaggio, la respirazione diviene una guida preziosa, un ancora che ci riporta al centro di noi stessi quando la mente tende a vagare. Ma è solo l'inizio di un'esplorazione ben più vasta, che ci conduce alla scoperta di un potere interiore inesauribile e di una saggezza innata che giaceva sopita dentro di noi. I benefici della consapevolezza sono innumerevoli. Riduce lo stress, l'ansia e la depressione, migliora la concentrazione, la memoria e il sonno. Inoltre, ci consente di sviluppare relazioni più profonde e significative con gli altri e di apprezzare maggiormente la bellezza del mondo che ci circonda.

la mia esperienza

In psicologia questa cosa si chiama self-disclosure (auto-rivelazione) e la trovo molto utile per quello che sto cercando di fare qui su fattoreumano perchè mi permette di avvicinarmi a voi e di parlare di temi che mi stanno a cuore in modo più intimo e non formale come spesso accade nei siti che di fatto sono una lista di keywords - dove non c’è l’anima ma solo apparenze.

Che poi tutto questo si traduce in letture di vari libri, partecipazione a corsi, ore di terapia, tanti sbagli e tante scoperte, e poi la scuola di counseling che per me è stata la svolta. Il mio psicologo ha fatto proprio come farebbe una guida di montagna quando indica un sentiero che non faresti ma che pensa potrebbe andar bene per la tua forma fisica e cazzimma.
Non mi ha detto “iscriviti” - mi ha fatto riflettere sul fatto che poteva essere la giusta strada da almeno provare a percorrere.

come iniziare

  • Trova un posto che ritieni tranquillo dove poterti sedere o sdraiarti. Potrebbe essere la sedia della tua cucina, o il sedile della tua macchina prima di entrare a lavoro, ovunque preferisci.

  • Quando ti senti a tuo agio, con i tuoi tempi, chiudi gli occhi o fissa un punto davanti a te.

  • Concentrati sul tuo respiro, notando come l’aria entra ed esce dalle tue narici.

  • Quando la tua mente vaga, prova a riportala gentilmente sul tuo respiro.

  • Non giudicare i tuoi pensieri o le tue emozioni. Semplicemente osservali e lasciali andare.

  • La pratica renderà “normale” questo nuovo modo di approcciarti alla vita, prova a farlo per qualche minuto ogni giorno. E se non riesci, non forzarlo: arriverà nel momento giusto.

Ci sono altri modi meno formali per praticare la consapevolezza gentile, come ad esempio prestare attenzione al momento presente nella quotidianità della vita. Come dice Thích Nhất Hạnh, quando lavi i piatti, lava i piatti! Presta attenzione all’acqua che scorre, a come si poggia sul piatto, alla delicatezza con cui mano dopo mano, pulisci i piatti.. al detersivo che con dolcezza incontra la spugna. Uno dei momenti di consapevolezza che preferisco è quello della colazione. Preparare per me quello che mangerò, prestando attenzione ai rumori, gli odori e le consistenze. In un mondo che corre veloce, rallentare - e rendersi conto che non si perde tempo - è molto importante. Questo è un atto di gentilezza che ci regaliamo.

Con la pratica regolare, la mindfulness può diventare una parte integrante della tua vita, portandoti maggiore pace, serenità e benessere.

Cinque anni fa mettevo piede per la prima volta nello studio del mio psicologo, una persona che mi ha aiutata, supportata e fatto capire le mie risorse interne e strategie nel qui ed ora. Cinque anni fa non sapevo che chiudere gli occhi mentre cercavo di capire quello che sentivo dentro fosse un atto di gentilezza per me, così come molte altre tecniche che ho imparato, dallo scrivere cose al respirare in differenti modi (respiro da sempre, cosa c’è di diverso? scrivo da sempre, cosa c’è di diverso? la risposta breve è: tutto). Non sapevo che buona parte di queste esperienze fossero ciò che la gente chiama mindfulness, c’è nel senso la chiama così perchè si chiama così, però essendo io sempre controcorrente mi sono abbastanza stupita di essere parte di un trend.
In realtà, mi verrebbe da dire che ho scoperto un po’ per caso che era qualcosa che già sentivo mio. Tutto è iniziato da un viaggio in solitaria attraversando mezza europa in macchina ma anche grazie ad un corso per diventare operatrice mindfulness e scrivere la tesina che mi ha tenuta sveglia fino alle 2 di notte, diverse notti. Ho osservato la passione che mettevo in questo progettino e la fatica con cui facevo altre cose e ho preso sempre più consapevolezza di quanto fosse bello dedicarmi del tempo facendo ciò che mi piace, non perchè debba essere l’unica cosa e fanculo tutto il resto ma per la mia resilienza mentale, per avere un’àncora che mi faccia vedere i colori quando intorno sembra tutto scuro, o che mi faccia capire che in realtà gli occhi sono chiusi.