vacanze hacker-free

Arriva quel momento dell’anno in cui tutti si vantano delle bellissime vacanze che faranno esattamente nelle stesse duesettimanecentralidiagosto perchè siamo italiani in un posto dove c’era una offerta che assolutamente non si poteva far scappare - e che probabilmente sarà un facsimile del pensione completa a Riccione. Oppure i giovani che dicono di non avere mai soldi e poi se ne vanno ad Ibiza però in airbnb perchè rimangono umili, o i finti poveracci che in campeggio perchè è ecosostenibile, però poi è un glampling a cinque stelle, o i poveracci per davvero che però non condividono (ed è un peccato perchè sono le vacanze migliori) e poi gli onesti che fanno invidia a tutti e che nel dubbio si giudicano perchè sennò cosa dici alla macchinetta del caffè per tutto il mese di settembre? Che poi è anche lo stesso momento dell’anno in cui tutti postano foto dei passaporti, della valigia sfatta con dietro il pc acceso sull’homepage della banca (credito residuo: -100€) e delle foto ai figli minorenni, ai monumenti dove non si può fotografare, dei posti bellissimi e per questo mettiamo duecento tag per togliere ogni dubbio e far capire esattamente dove ci troviamo. Ecco, è quel periodo dell’anno che chi si occupa di sicurezza informatica dovrebbe adorare, perchè basta aprire i social per avere migliaia di opportunità da rivedendere a potenziali clienti - ma non lo fa nessuno, perchè anche chi si occupa di sicurezza informatica fa ferie nelle stesse duesettimanecentralidiagosto perchè siamo italiani - tranne quando ci chiamano perchè serviamo assolutamente anche se non salviamo vite perchè è urgente.

Chi non ha mai sognato di staccare la spina e godersi una vacanza senza pensieri?

Nel nostro mondo sempre più connesso, i mascalzoni - o hacker, cracker, stronzi, tizi incappucciati chiamateli come volete - non vanno in ferie e sono alla ricerca di nuove vittime.

Vado un po’ indietro, al 2018, quando il colosso alberghiero Marriott International è stato hackerato compromettendo milioni di dati personali, tra cui anagrafiche, numeri di passaporto e carte di credito. Un episodio che ha dimostrato come anche le aziende più grandi possano essere vulnerabili. Ora tu non sei la Marriott o se lo sei parliamonne, il discorso è più per dire che può succedere a tutti, anche agli addetti ai lavori, anche ai più strutturati. Cosa possiamo fare noi privati cittadini per proteggerci quando siamo in vacanza? Considerando che l’ultimo dei nostri (c’è oddio direi più dei vostri ecco senza offessa) pensieri è pensare a queste cose.

  • Wi-Fi Pubblici: premesso che sono una trappola nascosta. Quanti di noi si sono collegati alla rete Wi-Fi gratuita dell'hotel o del bar per controllare le email? Attenzione, perché questi network aperti o sono stati creati dagli hacker o sicuramente li sfrutteranno. Evita di effettuare operazioni sensibili come accedere al tuo home banking o fare acquisti online. Se proprio devi connetterti, utilizza una VPN (Virtual Private Network) che cripta il tuo traffico e protegge i tuoi dati o utilizza l’hotspot del tuo cellulare che forse è meglio.

  • Smartphone e Tablet: il tuo smartphone contiene una miniera di informazioni personali, non solo i messaggi di cui parliamo male di qualcuno ma anche le foto, contatti, credenziali e molto altro. Proteggilo con un codice di sblocco forte e complesso, la biometria e attiva la crittografia per rendere i tuoi dati illeggibili in caso di furto. Non lasciare mai il tuo dispositivo incustodito e, se tieni alla tua privacy sappi che ci sono gli schermi “privacy” ovvero che proteggono da sguardi indesiderati.

  • Backup dei Dat: immagina di perdere tutte le foto della tua vacanza a causa di un guasto al telefono. Un incubo, vero? Per evitare brutte sorprese, effettua regolarmente dei backup dei tuoi dati su un hard disk esterno o su un servizio cloud sicuro. Che in pratica questo si traduce in: fai quello che il tuo cellulare ti suggerisce che a sto giro ha ragione.

  • E-mail e SMS: le email di phishing sono sempre più sofisticate e difficili da individuare. Diffida dalle richieste sospette di informazioni personali e non cliccare su link o aprire allegati provenienti da mittenti sconosciuti. Anche gli SMS possono nascondere insidie: non rispondere a messaggi che ti chiedono di fornire i tuoi dati personali.

  • Consigli sempreverdi:

    • Mantieni aggiornati i tuoi dispositivi: Le nuove versioni del software contengono spesso patch di sicurezza che possono proteggerti dalle ultime minacce.

    • Privacy, sicurezza e meno distrazioni: Lo so, è estate siamo tutti concentrati sulle pubblicità di prodotti in sconto, ma questi benedetti link prima di cliccarli dacci un occhio, e già che ci sei abilita la protezione della navigazione web, se riesci abilita una VPN (sicura, non una di quelle cose comprate al mercato del pesce) e la multifactor authentication dove possibile. Ma tu queste cose le sai già tutte perchè hai letto tutta la formazione giusto?

    • Educa le persone che hai intorno: che non significa andare in giro ad attaccare post-it con scritto “cambia la password” ma piuttosto, trasmettere il messaggio che la sicurezza informatica riguarda tutti soprattutto in un momento in cui abbassiamo le difese - perchè siamo rilassati - e diventiamo più vulnerabili.

Vado a finire la valigia, a presto!

Indietro
Indietro

esperti di doomscrolling

Avanti
Avanti

Gli enigmi dell’intelligenza